I LIBRI DI CONTRASTO
“Fotografo-spione”, come si definisce lui stesso nell’incipit del suo testo, Salbitani compone Il viaggiatore parallelo di viaggio – in lungo e in largo per la penisola italiana, fatto di persone, di strada, di vagoni – e di impressioni – i ricordi, le divagazioni dell’autore.
“Il viaggio è sempre attesa di prodigio”, scrive Salbitani, e nel volume si ritrova questo senso d’attesa negli sguardi che si gettano al di là del finestrino, nei giochi di riflessi, nelle campagne sperdute che si attraversano e che sembrano presagire qualcosa di grande, qualcosa di bello.
Si intravede così, con uno sguardo di tenerezza e piacere comune a quello del fotografo, anche la nostra Italia. Su tutto, il libro ricrea l’atmosfera magica degli scompartimenti fuori dal tempo e dallo spazio. Libri di fotografia
Il viaggiatore parallelo consente al lettore di incontrare una certa varietà umana, come normalmente accade sui treni. Ritratti di persone che vanno e vengono, ognuno con il proprio bagaglio, ognuno con la propria individualità; soggetti spesso inconsapevoli che il fotografo ferma in un’immagine in bianco e nero. Salbitani è un turista curioso, che spia i suoi compagni di viaggio e parallelamente ne scrive. Libri di fotografia